Quale è la differenza tra Temporary Management e Fractional Management?

Il Temporary Management è una formula ormai ben collaudata, presente in Italia dai primi anni 90. Le imprese di ogni dimensione vi ricorrono per fronteggiare le proprie lacune di organico e per farlo mantenendo un alto livello di flessibilità. Infatti, il Temporary Management permette di ovviare alla “rigidità all’uscita” tipica dei contratti di lavoro a tempo indeterminato.

La maggior parte dei rapporti di Temporary Management si configura su base full time.

Questo determina costi significativi ed esclude spesso le piccole medie aziende (PMI).

Per dare modo alle PMI di accedere al Temporary Management in una forma economicamente piùsostenibile, nasce il Fractional Management: ossia il Temporary Management part-time. In questo modo la PMI può finalmente utilizzare la professionalità di un manager esperto a costi contenuti.

Questa formula risulta particolarmente adatta:

• a PMI sotto i 7-8 mio euro di fatturato;
• a startup che iniziano ad avere bisogno di dotarsi di manager in una certa area aziendale ma non
  possono ancora farlo in modo permanente.

Pur nascendo come “temporary management per PMI”, quello che osserviamo è che il Fractional Management è sempre più richiesto anche da aziende medio- grandi. Per certe situazioni, infatti, anche per la grande azienda può essere più conveniente avere un “supporto part-time” invece che una presenza fissa.

Nel campo del marketing, ad esempio, ci sono lavori che necessitano di “una guida” che non necessariamente risiede in azienda. Qualcuno che abbia una conoscenza tecnica ben specifica (e spesso difficilmente reperibile sul mercato) che operativamente può essere supportato da figure interne all’azienda. Qualche esempio:

• I progetti di Data Intelligence, intesi come progetti in cui si capitalizzano dati di prima e terza parte
  per generare una conoscenza più profonda dei clienti attuali o una capacità di targetizzazione più
  precisa dei potenziali.
• L’impostazione di un Martech Stack, ossia di un insieme di tool tecnologici per migliorare le
  operazioni di marketing.
• L’in-housing delle operazioni tradizionalmente svolte dalle agenzie media o creative (un trend
  sempre più forte).

Sono tutti “progetti a tempo” che ha poco senso esternalizzare ad un’agenzia vera e propria e che allo stesso tempo non giustificano un’assunzione full time proprio per il loro carattere di temporaneità.